In questa guida spieghiamo come ci si rivolge a un giudice.
Vuoi scrivere ad un giudice del tribunale della tua città ma non sai come fare? Effettivamente, quando si tratta di contattare un’autorità importante come un magistrato, occorre sempre fermarsi un attimo prima di cominciare a scrivere. Qualunque sia la ragione che ti spinge ad inviare una lettera o un’email infatti, sono diverse le regole da rispettare per non apparire maleducati o poco affidabili agli occhi di un’autorità giudiziaria.
Se vuoi scoprire come ci si rivolge ad un giudice, sei nel posto giusto: nelle prossime righe cercheremo di elencare tutti i migliori consigli per comunicare in modo chiaro e non commettere errori fatali. Come avrai modo di vedere scorrendo tra i paragrafi, non si tratta solo di consigli relativi alla grammatica, ma anche ad alcune dritte su stile, tono, motivazione e struttura del messaggio vero e proprio.
Stile e linguaggio per rivolgersi ad un giudice
Come è facile immaginare, il linguaggio e lo stile richiesti da una comunicazione al giudice includono un registro linguistico medio-alto. Esso non deve comunque mai scadere in un elenco artificioso ed ampolloso di termini caduti in disuso, ma piuttosto deve contenere terminologie il più possibile neutre, caratterizzate da formule chiare e da un tono pacato.
Insomma, rivolgerti ad un giudice è un modo per metterti in buona luce ai suoi occhi, quindi tanto vale giocartela al meglio fin da subito no? Alcuni degli errori da non fare in questi casi riguardano l’utilizzo di termini troppo colloquiali e, soprattutto, dall’utilizzo del “Tu”. Ricorda sempre che una lettera formale come quella rivolta ad un giudice o a qualunque altro membro della corte dovrà essere redatta interamente facendo ricorso all’uso della terza persona singolare, ovvero del “Lei”.
Contenuti e struttura della lettera al giudice
Una lettera al giudice di tutto rispetto deve necessariamente presentare una struttura standard, ovvero quella composta dai seguenti elementi:
Intestazione, ovvero la parte alta del foglio in cui inserire i recapiti del destinatario, l’oggetto della lettera e una breve introduzione in cui inserire il tuo nome e cognome, le tue qualifiche e i tuoi dati personali. L’intestazione inizia solitamente con una frase per rivolgersi al destinatario, la quale nel caso del giudice deve contenere un appellativo formale come Egregio, Illustrissimo o Spettabile. Per rivolgerti ad un giudice, il termine più adeguato è Illustrissimo, che dovrai fai seguire da “Dott.” o “Dott.ssa” e dal cognome del giudice. Dopo questo insieme di titoli, ricorda di inserire anche quello ufficiale specifico del giudice, come per esempio “Giudice”, “Giudice Associato” “Presidente della corte” ecc.
Corpo principale della lettera, ovvero la parte del messaggio in cui avanzi le tue richieste specifiche e comunichi ciò che più ti sta a cuore relativamente alla vicenda giudiziaria in corso. Ricorda che è proprio in questa parte della lettera che dovrai cercare di mantenere elevato lo stile ed il linguaggio, senza mai scadere in forme colloquiali o ancora peggio in minacce o insulti.
Conclusione della lettera, in cui ringrazi il giudice per l’attenzione concordata, esponi le tue speranze riguardo ad una possibile risposta affermativa e infine ti congedi con un saluto formale, come per esempio “Cordialmente” o “Cordiali saluti”. Al termiine della conclusione infine, ricorda che dovrai sempre inserire ancora una volta il tuo nome e cognome seguiti da una firma.
Come spedire la lettera
Quando la tua lettera sarà completa e quando avrai riletto tutto il messaggio per almeno 3 volte, allora sarai pronto per spedirlo. Ricorda infatti che molto spesso ci si dimentica di rileggere, e che saltando questo passaggio è molto probabile perdersi alcuni errori di grammatica davvero basilari, così come dei semplici errori di battitura.
Completata una seconda e una terza lettura, riponi la lettera in una busta e utilizza la formula di invio conosciuta come raccomandata con ricevuta di ritorno. Questa tipologia di servizio offerto dalle poste, farà sì che tu riceva la conferma di avvenuta ricezione della lettera da parte del giudice.
Se preferisci infine, ricorda che puoi ottenere un risultato analogo alla spedizione con le poste utilizzando una casella di posta elettronica certificata, anche nota come PEC. Questa particolare tipologia di e-mail è l’unica che abbia valore ufficiale, quindi è sempre indicata quando vuoi rivolgerti alle autorità, giudice compreso.
Naturalmente, prima di inviarla abbi sempre cura di verificare che il giudice con cuii vuoi parlare sia in possesso di una casella di posta elettronica!
Consigli finali
Prima di salutarci, ci teniamo ad elencare un breve elenco di consigli utili per fare una buona impressione sul giudice
-Se scegli di scrivere la lettera al computer, ricorda di utilizzare caratteri semplici e di facile lettura
-Stampa sempre la tua lettera su carta bianca formato A4
-Prima di inviare la lettera falla leggere anche a terze persone
-Ricorda di imbustare la missiva in una busta adeguata
-Non consegnare la lettera a mano
Seguendo queste semplici regole, siamo certi che riuscirai a scrivere una lettera perfetta, e che il giudice in questione non potrà che ascoltare le tue richieste!