In questa guida spieghiamo come citare un file PDF in una tesi.
Nel contesto accademico contemporaneo, l’utilizzo di fonti e riferimenti corretti dal punto di vista formale è fondamentale per garantire la validità di una tesi di laurea. Nel mondo di oggi, animato dalla possibilità di falsificare e creare documenti di difficile tracciamento, molto di ciò che si può fare per contribuire ad uno sviluppo reale del sapere è proprio citare correttamente la provenienza delle informazioni. Con l’avanzamento della tecnologia, sempre più testi, ricerche e dati vengono pubblicati online sotto forma di file PDF, sia in formato libero sia a pagamento. Questa nuova metodologia di condivisione dei risultati accademici richiede agli studenti di imparare come citare correttamente tali fonti. In questa guida pertanto esploreremo le pratiche richieste dalla maggior parte degli atenei per citare un file PDF in una tesi, offrendo ulteriori consigli per garantire una corretta attribuzione delle fonti, a prescindere dal tema trattato. Passo dopo passo, scoprirai come citare un PDF sia all’interno del corpo principale del testo, sia in bibliografia, in nota o in appendice.
Il primo passo da compiere per riportare correttamente una fonte all’interno di una dissertazione accademica consiste nel ricostruire con la massima attenzione possibile l’identikit del testo in oggetto. Prima di inserire nelle note o in bibliografia quello che per te è un PDF, dovrai infatti premurarti di capire se tale documento sia a parte o se invece faccia parte di un altro testo, magari più esteso. Ecco quindi che l’identificazione delle informazioni chiave come nome autore, titolo del documento, data di pubblicazione, nome dell’editore e metadati risulta essenziale per non sbagliare. Trattandosi di un file PDF, è poi opportuno avere a portata di mano l’URL di provenienza del documento, così da permettere a chi consulta la tesi online di cliccare direttamente il link della fonte o perlomeno di copiare e incollare tale indirizzo all’interno del proprio browser. Possibilmente, cerca anche di tracciare sempre la pagina del sito web dal quale il PDF proviene, così da poterla inserire correttamente all’interno della sitografia, vale a dire quella sezione finale del lavoro destinata ad ospitare l’elenco di tutti i siti web consultati durante la tua ricerca.
Una delle operazioni preliminare essenziali per evitare errori in questo senso è poi la ricerca all’interno delle linee guida fornite dall’ateneo per la redazione della tesi, di una voce o di una sezione dedicata a questo tipo di informazione. Non tutte le università ne sono provviste, ed in effetti in alcuni dipartimenti la soluzione migliore a questo problema consiste nel chiedere direttamente ad un professore, possibilmente al tuo relatore. In alternativa, un ottimo metodo per non sbagliare consiste nel consultare alcune delle tesi più recenti conservate nella biblioteca di ateneo, così da poter copiare la stessa metodologia adottata dagli studenti che si sono laureati prima di te.
Inserire la citazione di un PDF nel corpo principale del testo
Se nessuna delle strategie sopra riportate portasse ad identificare il miglior modo per citare un PDF nella tesi, segui le indicazioni che abbiamo riportato di seguito. Tra i due approcci più frequenti scelti dagli studenti troviamo:
-Metodo delle parentesi. Questa strategia è utile se desideri inserire la citazione direttamente nel corpo testuale. Per farlo, posiziona il cognome dell’autore seguito dall’anno di pubblicazione del PDF tra parentesi tonde. Ad esempio: (Rossi, 2014). Se stai citando una pagina specifica del PDF, aggiungi anche il numero di pagina alla fine della citazione tra parentesi. Ad esempio: (Rossi, 2014, p. 45). Il metodo della parentesi è uno dei più apprezzati nei paesi anglosassoni, e permette di snellire non poco l’ammontare di testo presente in ciascun paragrafo, permettendo anche al lettore di rimanere concentrato sul testo.
-Metodo della frase. In alternativa, puoi integrare la citazione nel testo stesso, includendo il cognome dell’autore e l’anno di pubblicazione direttamente nella frase. Ad esempio: Secondo Rossi (2014), “l’importanza della ricerca è evidente”. Se stai citando una pagina specifica, puoi menzionare il numero di pagina dopo la citazione. Ad esempio: Come afferma Rossi (2014, p. 45), “i risultati indicano una forte correlazione”.
Citare un PDF in nota a piè di pagina
Una versione alternativa di citazione prevede di inserire il link al PDF direttamente al fondo della pagina, all’interno delle cosiddette note. Questa operazione ti consente di risparmiare spazio in paragrafo e destinare tutti i riferimenti interni alle varie proposizioni nella parte inferiore della pagina. Per citare un PDF a piè di pagina, ricordati di includere le seguenti informazioni
Autore, Titolo del documento (Versione). Anno di pubblicazione, Nome del repository o URL.
Citazione di un file PDF in bibliografia o sitografia
Non esiste tesi di laurea che sia sprovvista di una accurata e solitamente interminabile bibliografia. In anni recenti, moltissimi atenei hanno poi scelto di includere subito dopo o subito prima della bibliografia canonica anche quella che viene definita sitografia. Questo tipo di suddivisione è molto utile, in quanto consente al lettore di comprendere subito la natura della fonte utilizzata dal ricercatore durante i lavoro. Inserire un file PDF in una bibliografia o in una sitografia è sempre necessario, soprattutto nel caso in cui tu abbia usato il documento e ne abbia riassunto un estratto senza riportare citazioni letterali all’interno dei vari capitoli. Svolgere questo inserimento è molto semplice, e richiede che tu elenchi alla fine del lavoro tutti i PDF consultati riportando alla voce relativa le informazioni standard ovvero nome e cognome dell’autore (in forma abbreviata), titolo del file PDF, anno di pubblicazione del file o, se non presente, del testo incluso nel file, e infine url del link che ti consente di visualizzare online il file stesso.
Rispettare il lavoro degli altri ricercatori è un dovere: se hai ulteriori dubbi quindi, non esitare a chiedere ai tuoi colleghi o ai docenti specificazioni aggiuntive! Solo così potrai dimostrare la tua integrità di studente e di ricercatore, guadagnando da subito la stima di tutti coloro che leggeranno la tua tesi.