In questa guida spieghiamo come inserire le interviste in una tesi di laurea.
Quando si svolge una tesi sperimentale, spesso accade di dover introdurre nell’elaborato le trascrizioni totali o parziali delle interviste condotte sul campo. Queste ultime servono infatti per dimostrare le tesi avanzate dal candidato, e costituiscono una risorsa importante per provare quanto sostenuto a livello teorico o, in alcuni casi, per smentirlo.
Se da un lato vi è tutta una parte di lavoro da svolgere ancora prima di condurre l’intervista vera e propria, dall’altro c’è da dire che non è sufficiente, una volta raccolto il materiale, copiare l’intervista così com’è nel bel mezzo della tesi. Esistono infatti specifiche regole per inserire le interviste in unta tesi di laurea, anche se alcune di esse possono cambiare di ateneo in ateneo. Anche in questo ultimo caso però nessun problema: chiedendo al relatore come procedere, troverai sicuramente le risposte che cerchi.
Il primo passaggio per inserire le interviste in una tesi di laurea consiste nell’annunciarne la presenza già all’interno delle prime sezioni del lavoro. In una tesi sperimentale è centrale fare riferimento ai metodi di ricerca utilizzati, in modo da esporre come questa tipologia di materiale possa rivelarsi utile ai fini dell’elaborazione dei risultati.
Nel capitolo dedicato all’esposizione dei metodi di ricerca quindi, descrivi in modo dettagliato come sono state condotte le interviste, perché hai scelto un determinato campione, quanti sono i partecipanti coinvolti e come sei arrivato a scegliere le domande. Dedica inoltre un breve spazio all’esposizione di come hai registrato le interviste e di quale metodo hai scelto per trascriverle.
In riferimento a questo ultimo passaggio ricorda che esistono tre metodi di trascrizione principali, noti con i seguenti appellativi
-Trascrizione integrale. Si tratta di un metodo di trascrizione volto a preservare qualsiasi parola, pausa o intercalare pronunciato dal soggetto intervistato, compresi gli “ehm” “mmm” “beh” e anche l’allungamento di alcune parole con il trascinamento delle lettere finali. Nella trascrizione integrale vanno inoltre riportate le false partenze del discorso ed eventuali balbuzie o tic relativi alla pronuncia delle parole. Questo tipo di trascrizione risulta utile per tutte quelle tesi che vogliono incentrarsi sull’analisi del linguaggio, della semantica o della simbologia legata all’uso delle parole o del corpo. Tesi di psicologia, sociologia, e di altre scienze umane sono spesso ricche di trascrizioni di questo tipo.
-Trascrizione intelligente, anche nota come verbatim intelligente o clean verbatim. Si tratta della versione leggermente ripulita della trascrizione integrale, vale a dire un elaborato in cui tutte le particelle di ripetizione, di incertezza e altri elementi verbali vengono eliminati in favore di una migliore leggibilità dell’elaborato.
-Trascrizione in forma di note, un insieme di citazioni che permettono di reperire velocemente la porzione di testo utile per coadiuvare una ipotesi o per dimostrarla, senza dover leggere l’intera intervista e lasciando così da parte la maggior parte del testo non utile.
Ora che sono più chiare le diverse tipologie di trascrizioni che potrai inserire nella tesi, è il momento di comprendere come svolgere questo compito nel concreto, passo dopo passo. Di seguito riportiamo il procedimento completo per inserire le interviste in una tesi di laurea nel modo corretto.
Prepara il materiale
La prima cosa da fare per inserire le interviste in una tesi consiste nel raccogliere tutte le parti che compongono lo scambio avuto con i partecipanti. Cerca di guadagnarti uno spazio comodo e tranquillo in cui avere a disposizione un tavolo che ti consenta di operare con il tuo pc in totale relax, avendo cura di non essere esposto a rumori forti.
Trascrivi l’intervista
Ascolta la registrazione raccolta sul campo e trascrivi ciò che senti in maniera il più possibile fedele. L’obiettivo è arrivare ad avere nero su bianco tutto ciò che è stato detto dai partecipanti, in modo da non dover più tornare sulle stesse registrazioni in un secondo momento. Attenzione: ricorda che la trascrizione è un compito che richiede moltissimo tempo, quindi non lasciarti ingannare dalla brevità dell’audio. Per trascrivere un file di 15 minuti, soprattutto se non sei pratico del mestiere, possono volerci anche diverse ore.
Elabora il materiale
Una volta che hai trasferito le interviste su un software di scrittura, è il momento di scegliere quale stile adottare per svolgere la bella copia da inserire nella tesi di laurea. Scegli uno degli stili elencati sopra, e se hai dubbi chiedi al tuo relatore quale sia il migliore stile per esprimere quanto scoperto durante il lavoro sul campo. Una volta elaborato il tuo materiale e conclusa la trascrizione finale, passa al file della tesi.
Scegli dove inserire le interviste
Prima di procedere con l’inserimento delle tue trascrizioni all’interno della tesi cerca di capire bene quali porzioni di testo inserire e soprattutto dove. In base al tuo lavoro, potrebbe essere più o meno efficace inserire nel mezzo di un capitolo testi integrali. Al contrario, vi sono tesi in cui lo stile espositivo concede l’inserimento di porzioni brevi di intervista.
Molto spesso, chi sceglie di riportare solo alcune parti del dialogo finisce per inserire l’intervista integrale al fondo della tesi in forma di allegato o appendice. Così facendo, si mettono i lettori nelle condizioni di contestualizzare in autonomia quanto espresso durante l’intervista.
Le trascrizioni di intervista sono tipicamente inserite all’interno della sezione dedicata all’analisi dei dati, quella in cui il ricercatore utilizza le citazioni per supportare le proprie argomentazioni e giungere a delle conclusioni in modo logico.
Ricorda che se ti torna utile puoi anche schematizzare il contenuto delle tue interviste in grafici e tabelle, così da presentarne i contenuti in modo più chiaro.
Questi in breve i passaggi per inserire le interviste in una tesi di laurea sperimentale. Seguendoli, potrai arricchire i tuoi studi con evidenze inedite elaborate solamente da te: un vero punto di forza per fornire nuove prospettive alla tua disciplina!
Il discorso sull’inserimento di interviste in tesi di laurea però, non finisce qui. Talvolta, può capitare che il candidato abbia la necessità di inserire in tesi interviste svolte da altri ricercatori. É questo il caso in cui si svolga un lavoro di ricerca su personaggi di spicco in determinati ambiti, come per esempio politici, artisti, scienziati… Se per parlare di questi personaggi hai bisogno di inserire in tesi la loro intervista, il modo di procedere è ancora più semplice rispetto a quello esposto finora.
In ambito accademico è infatti uso comune trattare le fonti relative a interviste come qualsiasi altro testo. Ciò significa che se per esempio vuoi citare l’intervista che un certo personaggio politico ha rilasciato su un certo giornale, nella sezione dei riferimenti bibliografici dovrai preoccuparti di riportare tutte le informazioni che riuscirai a reperire, proprio come faresti se dovessi citare un libro o un articolo di giornale.
Ecco quindi alcuni esempi pratici per inserire le interviste in bibliografia
Stile Chicago: Cognome e nome dell’intervistato, “titolo dell’intervista” (tra virgolette, se non c’è scrivi semplicemente intervista a.. nome del giornalista o nome del giornale), cognome e nome dell’intervistatore, titolo del giornale, del canale televisivo o del sito che ospitano l’intervista (in corsivo), data di pubblicazione dell’intervista, luogo di pubblicazione dell’intervista, nome della casa editrice, numero delle pagine nel quale appare l’intervista (solo se cartacea).
Utilizzando nomi di fantasia il risultato è:
Rossi Mario, “Due chiacchiere sul sentimento”, intervista a Verdi G., Corriere della sera, 25 maggio 2022, Milano, pp. 15-18.
Lo stile Chicago è uno dei più completi e chiari per reperire le informazioni sul materiale che utilizzi. Prima di usarlo tuttavia chiedi sempre conferma al tuo relatore: ogni università ha le sue politiche specifiche riguardo a che tipo di stile utilizzare in bibliografia.