In questa guida spieghiamo come citare l’Enciclopedia Treccani.
Durante la scrittura di una tesi, di un saggio o di qualsiasi altro tipo di elaborato a carattere giornalistico o scientifico letterario, può capitare di ritrovarsi nelle condizioni di dover citare fonti di tipo enciclopedico. In Italia, tra le principali enciclopedie in formato sia cartaceo che digitale troviamo l’Enciclopedia Treccani, una vera e propria istituzione nell’ambito della promozione culturale e della pubblicazione di volumi costantemente aggiornati. Da qualche tempo a questa parte, l’Enciclopedia Treccani è anche sbarcata online, fornendo a studenti, scrittori, appassionati e curiosi una piattaforma digitale ricca di riferimenti e, naturalmente, comprendente tutte le voci presenti sull’edizione cartacea. Ciò significa che a livello di citazione è possibile scegliere se riportare nel testo, in nota o in bibliografia il riferimento all’edizione cartacea della Treccani oppure quella digitale. Non esiste una regola precisa in merito, e starà infatti a ciascun autore scegliere quale tipologia di fonte possa essere la migliore.
Noi per oggi ci dedichiamo ad illustrare tutti i metodi possibili per citare l’Enciclopedia Treccani in un testo, vale a dire in una tesi di laurea, in una relazione, nel corso di un articolo giornalistico o magari in una presentazione a slide. Seguendo queste indicazioni risulterai non solo preciso e professionale, ma potrai allo stesso tempo fornire ai tuoi lettori indicazioni chiare per risalire alle fonti da te impiegate. Cos’è infatti la cultura se non la capacità di comunicare informazioni in modo chiaro? Vediamo dunque come differenziare la tipologia di citazione in base alla parte di testo in cui vuoi inserirla.
Citare l’enciclopedia Treccani all’interno del testo
Quando durante la scrittura di un capitolo della tesi o di un articolo di giornale ti capita di dover far riferimento ad una voce specifica dell’Enciclopedia Treccani all’interno di un paragrafo, il consiglio è quello di riportare la porzione di informazioni necessarie all’interno delle virgolette, facendola poi seguire dalla citazione in parentesi tonda. All’interno di quest’ultima, dovrai riportare in ordine il nome dell’autore della voce, il titolo dell’articolo/voce, l’enciclopedia, l’anno di pubblicazione dell’Enciclopedia alla quale fai riferimento, il numero del volume ed il numero della pagina.
Per capire meglio, vediamo un esempio pratico
Secondo quanto riportato all’interno dell’Enciclopedia Treccani, il termine “escatologia” significa letteralmente “Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose…..” (Rossi M., “Escatologia” in Enciclopedia Treccani, 2020, vol. V, p. 502).
Se invece la tua citazione è stata estrapolata dal sito web dell’Enciclopedia Treccani, dovrai riportare tra parentesi le medesime informazioni, sostituendo però la fonte cartacea con il link che rimanda alla voce che hai scelto.
Citare l’enciclopedia Treccani in nota a piè di pagina
Un’altra tipologia di citazione molto popolare quando si scrivono testi di carattere scientifico-letterario è quella di inserire il testo prescelto all’interno delle virgolette, mantenendo l’esposizione degli argomenti all’interno del paragrafo interessato.
Fatto ciò, è poi necessario far seguire le virgolette di chiusura dall’indicazione in apice del numero di nota, il quale corrisponderà con il numero riportato a piè di pagina. Questa tipologia di notazione è molto utile, in quanto permette di rendere il testo principale più leggero e libero da parentesi, numeri e altre notazioni che possono renderne difficoltosa la lettura.
Si tratta di una strategia pratica per collegare tra loro testi e citazioni in modo più immediato, rendendo al lettore chiaramente visibile da dove provengano alcune porzioni di testo senza però costringerlo ad interrompere la lettura. Notando la presenza di un numero di nota all’interno di un paragrafo, sarà infatti il lettore stesso a decidere quando spostare lo sguardo a piè di pagina, così da leggere eventuali citazioni.
Inoltre, ricordiamo che la nota può essere riportata anche al termine del capitolo o dell’intero volume, a seconda della volontà dell’autore o dell’editore. Questo secondo metodo di riportare le fonti è però piuttosto scomodo per il lettore che voglia leggere subito i riferimenti, il quale anziché spostare semplicemente lo sguardo dovrà interrompersi e voltare pagina saltellando qua è la tra il testo e la fine del capitolo o del libro.
A prescindere da dove si scelga di posizionare le note comunque, la citazione dell’Enciclopedia Treccani dovrà essere riportata in corsivo e opportunamente numerata:
Esempio di testo all’interno del paragrafo: nel corso dei secoli si è parlato di antropologia come di una “scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni.”1
A fondo pagina, capitolo o volume, andranno poi indicate le note in ordine di apparizione, a partire dal numero 1. Dopo aver scritto il numero di riferimento, andranno poi indicate le fonti. Nel nostro esempio ciò equivale a:
1. Giovannelli B., “Antropologia” in Enciclopedia Treccani, 2020, vol. I, p. 342.
Ricordiamo nuovamente che se la voce dell’Enciclopedia Treccani consultata al momento dello studio e della redazione del testo proviene dal sito web dell’istituzione, al posto delle indicazioni cartacee andrà indicato il link di riferimento per la voce citata, come per esempio:
1. https://www.treccani.it/vocabolario/antropologia/
Citazione bibliografica dell’enciclopedia Treccani
Infine, passiamo in rassegna le modalità di citazione dell’Enciclopedia Treccani che possono tornare utile quando si tratta di inserire tale fonte all’interno di una bibliografia di una tesi di laurea, di un libro o di un saggio.
SI tratta di un’operazione fondamentale per donare serietà e credibilità al proprio elaborato, e a a ben vedere costituisce un tipo di citazione ancora più semplice rispetto a quelli visti finora. Il compito della bibliografia è infatti quello di mettere in evidenza tutto il materiale che è stato consultato, letto, dal quale si è presa ispirazione per la redazione di un testo specifico.
Molto spesso, durante le proprie ricerche capita di voler conoscere in modo approfondito la storia di un concetto o di un termine, finendo inevitabilmente per consultare l’enciclopedia sia in formato cartaceo che in formato digitale.
Se anche a te è capitato di trovare quello che cercavi all’interno dell’Enciclopedia Treccani, in bibliografia dovrai ricordarti di citarla. Di seguito trovi le diciture corrette per farlo, riferite sia all’edizione cartacea che a quella online
citazione bibliografica Treccani Cartacea: Enciclopedia Treccani, 2020, volumi V-VII, pp. 50-67 e 89-96.
citazione bibliografica Treccani online: www.treccani.it/vocabolario
Citare la Treccani è quindi semplice.