In questa guida spieghiamo come scrivere una relazione scolastica.
Il professore di fisica ti ha appena detto che vuole una relazione sugli esperimenti svolti in classe? O magari nelle ore di letteratura l’insegnante ha mostrato un film su un tema di particolare interesse, chiedendo a ciascun alunno di racchiudere le proprie opinioni sulla pellicola in una relazione scritta.
Se la risposta ad una di queste domande è affermativa, cercare di capire come strutturare il lavoro è indubbiamente una mossa vincente, che ti permetterà di includere nel tuo componimento tutte le informazioni necessarie per soddisfare la richiesta dei docenti.
La relazione è uno dei compiti più richiesti alle scuole superiori, ma spesso fa la sua comparsa anche durante l’università: ecco perché imparare a scriverla per tempo è assolutamente essenziale per garantirsi una carriera scolastica spaziale! Sei pronto a scoprire tutti i passaggi principali per farlo? Allora prendi subito carta e penna e inizia ad annotare i nostri suggerimenti! Alla fine dell’articolo avrai nelle tue mani tutti gli strumenti per procedere in autonomia e scrivere una relazione da 10.
Cosa Sono le Relazioni Scolastiche
La relazione scolastica è un elaborato scritto che può essere redatto in riferimento a qualsiasi materia. Di lunghezza variabile, essa ha l’obiettivo di racchiudere informazioni, riflessioni e resoconti elaborati da uno studente riguardo ad una determinata esperienza didattica.
Le principali esperienze o tematiche per le quali vengono solitamente assegnate delle relazioni includono
-Esperimenti di laboratorio a carattere scientifico
-Laboratori e cooperazioni su tematiche di attualità
-Ricerche individuali o di gruppo
-Visione di film/opere teatrali/spettacoli vari
-Lettura di libri
-Visite a città d’arte/musei/osservatori
-Narrazione di esperienze personali
Di norma, una buona relazione deve raccontare non solo come si sono svolti i fatti, ma allo stesso tempo contenere una buona parte di rielaborazione personale da parte dello studente. Solo così quest’ultimo potrà essere valutato rispetto a diverse competenze: capacità riassuntiva, correttezza espressiva, correttezza grammaticale, capacità di argomentazione ecc.
La relazione scolastica può essere svolta a casa o in classe, tipicamente a partire dalle scuole medie e per tutta la durata delle scuole superiori e dell’università. Grazie ad essa, lo studente impara a confrontarsi con la necessità di esprimere agli le proprie riflessioni, preparandosi a quelle che un giorno saranno le richieste universitarie (tesi di laurea) e di lavoro (report e presentazioni). Naturalmente, a seconda del plesso di riferimento la relazione dovrà essere più o meno approfondita e dettagliata, arrivando a contare anche diverse decine di pagine. A differenziarla dal pensierino o dalle semplici annotazioni è proprio la lunghezza, la quale necessita per essere raggiunta una suddivisione meticolosa della struttura.
Come Scrivere una Relazione Scolastica
Ogni relazione, a prescindere dal tema trattato al suo interno, consiste in tre parti principali: introduzione, sviluppo e conclusione. Ciascuna di queste tre macro-categorie deve poi essere ulteriormente sviluppata comprendendo nello specifico
-Titolo
-Presentazione
-Scopo dell’attività riassunta
-Modalità di lavoro adottate
-Descrizione delle fasi del lavoro
-Riflessione sulle criticità incontrate
-Riflessioni personali
-Conclusioni
Stilare una scaletta di questo tipo aiuta gli studenti (soprattutto i meno esperti e le matricole) a suddividere il lavoro in vari passaggi, riuscendo così a concentrarsi in maniera più attenta su porzioni di lavoro senza perdere la concentrazione o il filo del discorso. Una volta stilato un elenco come quello riportato sopra, è poi bene inserire in ciascuna categoria 2 o 3 parole chiave, così da mettere nero su bianco le informazioni e le impressioni principali.
Vediamo quindi come sviluppare ciascun paragrafo della relazione scolastica.
Titolo
A meno che sia il tuo insegnante a fornirti un titolo, potrai sempre scegliere come chiamare la tua relazione. Per farlo nel modo corretto però, ricorda che il titolo dovrà essere il più possibile specifico e attinente all’attività descritta nel testo. Un esempio tipico di titolo di relazione potrebbe essere “Relazione laboratorio di fisica: attrito e forza di gravità” oppure “Riflessioni sulla visione del film “____”.
Presentazione
La presentazione del progetto ad un pubblico o un uditorio non è obbligatoria, ma se le circostanze o il tipo di destinatario la richiedono (spesso per motivi di chiarezza espositiva) è sempre bene assicurarsi di non ometterla o renderla eccessivamente superficiale. Normalmente, se la relazione sarà da consegnare in classe ti basterà passare direttamente al punto 3, ovvero quello in cui descrivi l’obiettivo dell’attività che ti appresti a raccontare. Se invece la relazione dovrà essere letta da una commissione è bene dedicare una o due facciate alla presentazione del lavoro e ad una narrazione sommaria delle circostanze che hanno portato alla redazione.
Scopo della ricerca/attività/esperienza
Questa parte della relazione è quella centrale, e per risultare di qualità deve essere scritta con estrema perizia. Solo così il lettore potrà avere un’idea chiara dell’attività da te descritta. Se devi redigere una relazione scolastica che riassuma e descriva un esperimento di laboratorio svolto a scuola, ricordati di riportare prima di tutto l’ipotesi da dimostrare, così quali siano gli argomenti toccati da questa esperienza. Se invece la relazione riguarda l’analisi di un film o di un libro, collega il più possibile i temi trattati a una o più materie affrontate in classe.
Modalità di lavoro e metodi utilizzati
Questa parte serve per raccontare al lettore quali tecniche di ricerca sono state messe in pratica durante lo svolgimento delle attività descritte. Usala per includere l’elenco delle attrezzature, dei materiali, dei mezzi impiegati e l’eventuale ricorso a determinate teorie affrontate a lezione. Ricorda di esporre qui le caratteristiche del lavoro: spiega in modo chiaro ma conciso se le attività sono state svolte singolarmente, in gruppo o a distanza, e indica anche per quanto tempo. Elenca quale tipo di strumenti hai utilizzato per svolgere le tue ricerche, elencando quando e perché hai scelto internet, riviste, registrazioni, interviste.
Fasi di lavoro/caratteristiche dell’opera
La descrizione puntuale delle varie fasi del lavoro (o delle parti e caratteristiche dell’opera analizzata) risulta altrettanto importante per conferire autorevolezza e credibilità alla tua relazione. Nell’affrontare i vari passi cerca di costruire periodi e frasi scorrevoli e temporalmente coerenti, così da guidare il lettore alla scoperta del cuore della tua relazione. Utilizza un linguaggio tecnico e procedi con una citazione puntuale di eventuali fonti esterne.
Criticità
La descrizione di eventuali criticità incontrate durante il cammino è una parte essenziale da includere in una relazione. Essa infatti mette a nudo la tua consapevolezza e ti fa apparire umile e maturo agli occhi dei docenti. Se tutto è filato liscio puoi ometterla, ma il consiglio è quello di trovare almeno un aspetto che ti saresti aspettato diverso prima di cominciare e di descriverlo attentamente. Se lo vuoi, puoi usare questa sezione per elencare quesiti ai quali non sei riuscito a trovare risposta.
Conclusioni
Arrivato alla fine della tua relazione non ti resta che riportare le considerazioni finali con attenzione e precisione, così da descrivere al tuo docente che cosa più ti sia piaciuto (e cosa meno) dell’esperienza in questione.
Non dimenticare di riportare tutte le tue osservazioni in merito, anche qualora esse contengano critiche. Se lo desideri, inserisci alcuni consigli per migliorare l’organizzazione delle attività osservate, proponendo ulteriori spunti. Arrivato al termine del resoconto, se lo desideri puoi inserire in basso a destra il tuo nome e cognome.